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I Finalisti della sezione “Corti di Scena”
Finalmente ci siamo … ecco i tanto attesi finalisti della sezione “Corti di Scena” XII edizione del Concorso nazionale “Il Racconto nel Cassetto – Premio città di Villaricca, di seguito la sinossi dei testi teatrali finalisti.
SEZIONE CORTI DI SCENA:
Il correttore
di Mele Ferrarini (Milano)
È la storia breve di come un giovane pur di fare carriera si lascia alle spalle con un certo cinismo alcune o molte macerie per passare dalla precarietà al posto fisso. In questa ricerca frenetica della propria affermazione egli non esiterà ad eliminare il precedente correttore che ha contribuito alla storia aziendale, ma che ora rappresenta il passato da cancellare.
All’inferno con il golfino
di Chiara Rossi e Silvestra Sbarbaro (Santa Margherita Ligure – Genova)
Nulla è ciò che sembra. In un non luogo che ricorda il terminal di un aeroporto, si incontrano due sessantenni, assai diverse tra loro, ma inconsapevolmente unite da un filo comune: Rosy,piuttosto dimessa, intenta a lavorare a maglia e Carmen, in splendida forma ed elegantissima. Interrotte saltuariamente da una voce metallica che stranamente convoca alle uscite i passeggeri in transito, le due donne dopo una iniziale e comprensibile diffidenza, si scambiano i ricordi agrodolci dei propri amori, con la consapevolezza che il senso della vita si manifesta anche grazie alle persone con cui la si attraversa.
Sisina, fresca sposa a 50 anni
monologo di Antonio Caruso (Napoli)
È la storia di una attempata zitella, Sisina, forgiata dalla severità del parroco del paese e dall’educazione ricevuta dai suoi genitori che scoprirà essere adottivi. Dopo la morte di essi, a cui ha dedicato la propria esistenza, sola e senza dote ed a 50 anni suonati, decide di sposarsi e di affidare il suo destino ad un sensale di matrimonio, ritrovandosi cosi vergine e “fresca sposa” tra le braccia di uno zotico ed anziano vedovo. Dopo pochi mesi, però, la “fresca sposa” dovrà fare i conti con un marito maschilista e padrone che contrasta fortemente con la sua anima delicata e non tanto propensa ad accontentare il marito nei piaceri del sesso. La sua sensibilità sarà lo strumento per liberarsi dal rozzo individuo che le dorme accanto e dall’ingombrante presenza dei suoi genitori scomparsi che continuano a suggestionarla.
Cicoria
di Francesco Romengo (Altavilla Milicia – Palermo)
In un carcere palermitano, un detenuto ed una detenuta si svegliano e si ritrovano dentro la stessa cella. Inizia, dopo l’inevitabile stupore di entrambi, una discussione che dapprima è scontro ma che lentamente si fa incontro … i loro racconti sono spontanei ed amari come la cicoria. Un dialogo sospeso oltre ogni tempo. L’uomo è lo spirito di un detenuto che aveva vissuto in quella cella prima di togliersi la vita. La “presenza” impedirà che la donna in un momento di totale sconforto possa scegliere la stessa fatale soluzione alle miserie della vita. Cicoria oltre a voler fare da eco al malessere che accompagna la vita carceraria è anche un racconto denso di speranza e di amore.
La premiazione avrà luogo al Teatro Toto’ – Via Frediano Cavara – Napoli il giorno 3 giugno alle ore 11.00 – Interverranno il presidente della giuria, l’attore Gino Rivieccio, ed i componenti dott. Pietro Valente, presidente ALI , Gaetano Liguori , direttore artistico Teatro Totò, lo scrittore Pino Imperatore, l’attrice Rosaria De Cicco e Giancarlo De Simone. La premiazione dei testi sarà preceduta da una lettura recitata di brani significativi degli stessi a cura degli allievi della scuola di recitazione del Teatro Totò. Alla premiazione parteciperanno, con una performance sul tema, gli attori Simona Di Maio e Sebastiano Coticelli della compagnia dei mimi “Il Teatro nel Baule”.