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Recensioni, bello il I festival amatoriale

 

Cala il sipario sul lungo cartellone che ha visto impegnate 8 compagnie, in questa rassegna di teatro amatoriale, che si è svolto nella Sala Auditorium dell’ALI di Villaricca.

La Stagione Teatrale, partita nel Dicembre 2005, ha visto il suo piacevole epilogo giovedì sera, 22 Giugno scorso, quando sono state assegnate le Targhe e le Coppe a questi interpreti che, a nostro parere, si sono dimostrati molto di più che amatori.

Abbiamo assistito ad ottime rappresentazioni che davvero hanno regalato, ai sempre numerosissimi presenti, momenti di pregevole Teatro, d’indubbio valore tecnico/rappresentativo.

La serata è stata presentata da Raffaele Scognamillo, cui va un applauso speciale per quanto ha saputo allestire.

Ha perfettamente ragione, Raffaele, quando dice di trovarsi imbarazzato poiché ci sarà una graduatoria finale che vedrà prevalere una compagnia sull’altra. Siamo d’accordo con lui quando sottolinea che tutti andrebbero premiati poiché tutti hanno dato il meglio di se, ed ognuno meriterebbe il giusto riconoscimento. Ma, com’egli stesso ribadisce, c’è una classifica, stilata da giurati scelti tra critici ed appassionati, che deve essere rispettata e quindi si deve procedere alle premiazioni. Concordiamo che le graduatorie sono imbarazzanti, ma tant’è.

C’è stato un giudizio finale e va, quindi, rispettato.
Dura lex, sed lex.

Queste le compagnie che si sono esibite: Teatro Popolare Napoletano (di Brusciano), GG. DD. VV. (che sta per: Giovani Del Vomero), La Rosa dei 20 (da Napoli), Il resto del Minimo (da Napoli), Il Teatro Mobile (di Villaricca), Euro Scugnizzi con le Maschere (da Volla), Punto e a Capo (da Napoli) e Recita(r)te (di Acerra).

La serata, non è stata solo un’elencazione di nomi e premi bensì uno spettacolo imperniato anche sulla musica ed altro. Apre le danze, è il caso di dirlo, Alba Del Giudice che ci delizia subito con una danza, un flamenco arabeggiante (scusateci l’imbroglio tecnico) che ci coinvolge con il suo ritmo trascinante e che pone, ancor di più, in risalto il suo fascino.

È la volta, poi, di Lia Ferrara che ci riporta ai tempi di Ninì Tirabusciò. Si entra, poco dopo, nel vivo della premiazione che registra l’assegnazione della Coppa Simpatia alla Compagnia “Oi Teatoi” che si era esibita la domenica precedente.

A consegnare i premi la sempre splendida Silvana Russo.
Anna Maria Giannetti si esibisce in due pezzi del repertorio classico napoletano; Reginella & A Vucchella.

Subito dopo, Imma Pagano, della Rosa dei 20, che ci proposero: “Avendo, Potendo, Pagando”, si vede assegnare il premio come migliore Attrice Caricaturista. Mentre, come Attore Caratterista il premio va a Mario Arienzo di: Quelli che il Teatro. Diversi gli ospiti d’onore come Ivan Campari che ci ha proposto, con notevole maestria, alcuni brani di stampo jazzistico.

Andiamo avanti con la premiazione; Miglior Attore Protagonista è Vittorio Celentano, dei GG. DD. VV. Ancora un break musical/cabarettistico con Lia Ferrante che ci propone un’ imitazione, molto sui generis, di Marilyn Monroe.

Esibizioni e monologhi per: Gennaro Tambaro e Dora, Mariano Ferrero del Teatro Mobile e Maria Di Sarno che ha incarnato, lodevolmente, Filumena Marturano.

Ritorno in scena per la Giannetti che si esibisce in altri classici, come Je te vurria vasà e Tu che mi hai preso il cuor, chiudendo il trittico con Hymne a l’amour (almeno così crediamo).

A questo punto vi è il doveroso riconoscimento, per quanto ha fatto, sta facendo e farà per il Teatro (e non solo), a Pietro Valente, Presidente dell’Associazione che gira, a giusta ragione, la Coppa nelle mani di Nicola Russo poiché la sua pazienza e
l’impegno profuso vanno, oltre modo, encomiati.
Grazie Nicola, anche da parte nostra.

Ma ora entriamo nel clou della serata; vogliamo sapere, a questo punto, chi sono i vincitori.

Ancora un momento per segnalare la presenza di alcuni, dei prestigiosi ospiti, che si sono avvicendati sul palco.

Abbiamo applaudito Angela Barretta, Gino Luongo, Alessia Moio, Egidio Del Giudice con la sua splendida poesia “Piedigrotta” e, dulcis in fundo, la magica chitarra di G. Migliaccio che ha mostrato un talento straordinario. Bravo!

La serata volge alla fine e restiamo in trepidante attesa.

Ancora una volta, ci troviamo in sintonia con Raffaele Scognamillo che ci fa capire quanto è arduo il compito del critico; in un primo momento si era pensato ad un ex aequo per due compagini ma, quest’escamotage, non è parso giusto poiché se ci deve essere un primo ed un secondo posto così deve essere.

Pertanto, il secondo premio va a Mario Russo ed alla sua “Ipocrisia in casa Tagliaferri’ mentre il posto più alto sul gradino è ad appannaggio del gruppo: Il resto del Minimo che proposero: “Tre sull ’altalena”.

Anche noi, per quello che conta, siamo dello stesso avviso dei giurati in quanto i tre ci meravigliarono, e non poco, nella loro rappresentazione. Grande far play (un vero gentleman) da parte di Mario Russo e dei Tagliaferrini presenti, con i quali ci siamo piacevolmente intrattenuti durante lo spettacolo. Sempre a nostro sindacabile avviso, questo lavoro merita una stelletta in più, poiché non dimentichiamo che Mario Russo è anche l’autore, nonché regista, del testo; uno degli argomenti più significativi, emozionanti e di scottante attualità cui abbiamo assistito.

Gli avremmo dato un premio come “Miglior Autore”.
Sarà per l’anno prossimo.

È notte, e fa un caldo tropicale, quando ritorniamo alle nostre case; ma già stiamo pensando alla prossima Rassegna Teatrale che riscalderà le nostre serate invernali.

E questo grazie alle ALI di Pietro Valente.

Filippo Di Nardo

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